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Cosa visitare - Attivita del territorio da vedere

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La reggia di Venaria: La Venaria Reale

La Venaria Reale è un grande “progetto culturale permanente” che offre opportunità di conoscenza, emozioni ed esperienze molteplici a poco più di 30 minuti dal Bed and Breakfast LA BUSTINA DI ZUCCHERO: una “corte contemporanea” da scoprire, aperta a tutti, che si propone come esperienza di “un viaggio in Italia” dove finalmente, puntando sulla valorizzazione del nostro patrimonio storico, naturale e gastronomico, si possono trovare “regalità e piacere di vivere”.

La Venaria Reale, grandioso complesso alle porte di Torino con 80.000 metri quadri di edificio monumentale della Reggia e 50 ettari di Giardini, beni adiacenti al seicentesco Centro Storico di Venaria ed ai 3.000 ettari recintati del Parco La Mandria, è un capolavoro dell’architettura e del paesaggio, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1997 e aperto al pubblico nel 2007 dopo essere stato il cantiere di restauro più rilevante d’Europa per i beni culturali.

L’edificio monumentale, vanta alcune delle più alte espressioni del barocco universale: l'incantevole scenario della Sala di Diana progettata da Amedeo di Castellamonte, la solennità della Galleria Grande e della Cappella di Sant’Uberto con l’immenso complesso delle Scuderie Juvarriane, opere settecentesche di Filippo Juvarra, le fastose decorazioni, la spettacolare Fontana del Cervo nella Corte d’onore rappresentano la cornice ideale del Teatro di Storia e Magnificenza, il percorso espositivo dedicato ai Savoia che accompagna il visitatore lungo quasi 2.000 metri, tra piano interrato e piano nobile della Reggia.

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I giardini della Venaria Reale

Il risultato è prodigioso, tenendo conto delle condizioni dell'area che, ancora alle soglie degli anni 2000, erano tali da non consentire neanche più la possibilità di percepire i frammenti della conformazione originale sei-settecentesca dei Giardini della Venaria: un complesso progetto di restauro ha poi permesso un'operazione senza precedenti, la ricostruzione vera e propria di un paesaggio con i suoi segni storici ma anche con una peculiare attenzione all'estetica ed alla fruizione moderna.

I Giardini della Reggia sono oggi diventati uno stretto straordinario connubio tra antico e moderno, un dialogo virtuoso tra insediamenti archeologici e opere contemporanee, il tutto incorniciato in un'incomparabile visione all'infinito che non ha riscontri analoghi fra i giardini italiani per la magnificenza delle prospettive e la vastità del panorama naturale circondato dai boschi del Parco La Mandria e dalla catena montuosa delle Alpi.

I giovani Giardini della Reggia di Venaria, inaugurati solo nel 2007, superata la prima fase di assestamento, stanno entrando, come un adolescente, in un momento importante della loro crescita ed evoluzione durante la quale iniziano a delinearsi in maniera più evidente e definita gli elementi caratterizzanti e la "forza" del loro disegno, a testimonianza di una continua trasformazione naturale che nel panorama dei grandi giardini storici europei rappresenta un'esperienza unica. La loro visita può dunque costituire una piacevole sorpresa anche per chi li ha già visitati in passato.

Oltre ad una semplice passeggiata o alle visite guidate con specifici itinerari didattici, i Giardini possono essere esplorati in altri modi divertenti, come con il trenino Freccia di Diana, le gondole Diana ed Ercole o la Carrozza a cavallo.

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La via Francigena

La via Francigena è una via maestra percorsa in passato dai pellegrini in viaggio verso Roma, alla ricerca della "Perduta Patria Celeste". I poli principali del cammino erano tre: la Terra Santa, Santiago di Compostela e Roma. Dopo mille anni, la strada porta ancora con sè i valori antichi dei primi pellegrini, la volontà di compiere un cammino spirituale e conoscersi più a fondo.

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Le Terre Ballerine

Percorrendo i numerosi sentieri che si inoltrano nei boschi che circondano i laghi di Ivrea, tra il lago Sirio ed il lago Pistono, si raggiunge un settore di bosco dove saltando a piè pari, il terreno rimbalza, facendo oscillare all’unisono le piante circostanti. Sono le così dette “terre ballerine”, una torbiera.

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MaaM - Museo dell'Architettura Moderna di Ivrea

Nel 2001 nasce il Maam, un insieme di edifici rappresentativi della cultura olivettiana, che sorgono lungo un percorso di circa due chilometri, da via Jervis alle aree contigue. L'aspetto più accattivante è proprio la disposizione degli elementi del museo: totalmente integrati nell'architettura urbana, scardinano il tipico concetto di "museo" portando il visitatore a vivere un vero e proprio itinerario all'interno della città.

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Olivetti: in me non c'è futuro

Olivetti ed Ivrea rappresentano un binomio inscindibile, da ormai di più di 100 anni. Più in generale è il territorio del Canavese, la parte nord della Provincia di Torino, che ha rappresentato lo scenario principale in cui si è svolta tutta la storia della Olivetti. Per questo, per conoscere Adriano Olivetti e vivere l’unicità dell’Esperienza della Olivetti, non solo una Fabbrica ma anche un Centro di Innovazione, Cultura e di Promozione del territorio”, occorre partire proprio da Ivrea. Adriano Olivetti rappresenta una figura di Imprenditore illuminato, che ha immaginato una Azienda non solo rivolta alla creazione di profitti ma anche aperta al bello, alla cultura ed al territorio. Basta passeggiare per Ivrea per scoprire "dal vivo" cosa è stata per Ivrea Olivetti, vedere gli edifici ora inseriti nella Candidatura a Patrimonio UNESCO dell'Umanità "Ivrea Città Industriale del 20° secolo" e scoprire magari le sedi di quei servizi sociali e culturali che distinguevano Ivrea dalle altre città sedi di industrie importanti: l'Asilo, l'Infermeria, i Servizi Sociali, il Centro Studi, la Mensa.

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Villa Museo il Meleto di Guido Gozzano, Agliè

E’ una villa in stile Liberty, non di fama nota, come colui che vi abitò e visse tra le sue poesie e ”le cose buone di pessimo gusto” come le chiamava lui.

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Il Sentiero Delle Anime in Val Chiusella.

Un sentiero magico che si percorreva con riti pagani. L’escursione è su un itinerario circolare alla scoperta delle incisioni rupestri delle rocce del ”Sentiero delle Anime”. Ci sono due leggende sul significato delle incisioni: la prima si riferisce ai segni lasciati dagli spiriti che transitano continuamente lungo il tracciato, la seconda ricorda il passaggio dei guerrieri valdostani e canavesani morti nel difendere le loro terre dai romani. Si ritiene che molte di queste incisioni, data la loro posizione, abbiano un significato religioso, prima pagano e poi cristiano.

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Il sentiero dei vigneti, Carema.

Il percorso consiste in un itinerario ad anello, con una lunghezza complessiva di 4 km ed un dislivello in salita di 100 m, che utilizza alcuni dei tanti sentieri di Carema e permette di visitare in tutti i periodi dell’anno le principali e più importanti emergenze del paese.

Alla ricerca del Lago Coniglio.

Il percorso naturalistico ”Alla ricerca del Lago Coniglio” è inserito in quella comunemente nota come Zona dei Cinque Laghi. La passeggiata che vi proponiamo compie un anello intorno al Lago Pistono, attraversando un ambiente naturale di particolare bellezza caratterizzato da colline, laghi, boschi e vigneti. Il percorso è dotato di paline che documentano in loco i vari aspetti dell’ambiente attraversato: alcune di carattere naturalistico forniscono informazioni sugli ambienti principali presenti (il lago e la sua vegetazione, il bosco umido e il bosco planiziale), altre documentano le caratteristiche e le abitudini degli uccelli acquatici (il martin pescatore e lo svasso) e dei mammiferi che popolano la zona (il tasso, lo scoiattolo, la poiana, il picchio).

Castello di Agliè

Con il suo parco, spicca inconfondibile in alto sul paese. Il castello ha origini medievali, ma nel ‘600 il conte Filippo d’Agliè trasformò il vecchio castello fortificato del 1100 in dimora signorile affidando i lavori a Carlo di Castellamonte. Fu poi distrutto dai francesi e acquistato nel ‘700 dai Savoia, che lo fecero quasi totalmente ricostruire; ci andò a vivere il figlio di Carlo Emanuele III, Duca di Chiablese, ma in seguito all’invasione napoleonica venne abbandonato. Il castello tornò a rifiorire nell’800, per volere di re Carlo Felice che lo elesse a sua residenza preferita. L’interno ha oltre 300 ambienti riccamente arredati: tra i più belli la grande Sala da ballo decorata con affreschi del ‘600 che rappresentano i Fasti di re Arduino, il salone d’ingresso ornato di stucchi settecenteschi del Bolina e la cappella di San Massimo con la volta affrescata e stucchi ed ori del ‘600 e del ’700. Annesso al castello e il grande parco con giardini all’italiana e all’inglese.

Alzando gli occhi al cielo verso le colline moreniche, è possibile ammirare il Castello di Masino. Dall’immenso valore storico, l’edificio subisce nel corso dei secoli varie distruzioni, che tuttavia lo restituiscono a noi come una splendida dimora storica. Dalle mura possenti e preziose, all’interno del castello si respira ancora oggi l’atmosfera elegante e cavalleresca indubbiamente eredità delle famiglie che lo hanno abitato. Il castello è circondato da un enorme e lussureggiante giardino.

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Castello di Ivrea

Tra gli edifici che meritano di essere visitati in questa zona, non può mancare di certo il castello di Ivrea. Conosciuto anche come ”Il Castello delle quattro Torri”, la costruzione del complesso inizia nel 1358 a scopo di difesa. A livello architettonico, si tratta di un’imponente struttura quadrangolare che vanta quattro torri cilindriche, di cui una anticamente adibita a polveriera. Dopo l’esplosione nel 1676 a causa di un fulmine, tale torre non viene mai ricostruita e si presenta oggi mozza, con una copertura conica in ardesia. Una curiosità sulla città sede del castello: Ivrea viene celebrata anche nell’opera di Carducci ”Piemonte”, nella quale è definita ”Ivrea la bella”.

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Parco La Mandria

Il Parco La Mandria è un’importante realtà di tutela ambientale, in cui vivono liberamente diverse specie di animali selvatici e conserva il più significativo esempio di foresta planiziale presente in Piemonte. Istituito come ”area protetta” regionale nel 1978, ha un nucleo centrale circondato da circa 30 km di muro di cinta e vanta un considerevole patrimonio storico-architettonico costituito da oltre 20 edifici tutelati tra cui il complesso del Borgo Castello, numerose cascine, i resti di un ricetto medievale e due reposoir di caccia. Il Parco La Mandria rientra tra i siti dichiarati dall’Unesco ”Patrimonio dell’Umanità”.

Inoltre passeggiando lungo le rotte ed i sentieri del Parco ci troviamo all’interno di uno dei più importanti siti di Rete Natura 2000: la rete di parchi e delle aree protette creata dall’Unione Europea per coordinare e collegare tra loro i diversi ambiti di tutela presenti in Europa per migliorare l’azione di salvaguardia delle risorse naturali.

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Riserva naturale speciale dei monti pelati e torre cives

A Baldissero Canadese, nei pressi di cui si trova la Riserva Naturale dei Monti Pelati e Torre Cives, che sorge al centro di una sorta di ”isola climatica’’ comprendente buona parte del Canavese e caratterizzata da temperature più miti rispetto al territorio circostante. I Monti Pelati sono un’oasi ipotermica a clima temperato-umido, che favorisce lo sviluppo di una vegetazione diversa rispetto alle zone limitrofe ed una presenza faunistica altrettanto singolare. All’interno della riserva, è una torre a pianta quadrata del 1100, che si può raggiungere con una breve passeggiata nel bosco, intorno alla quale si trova un’area attrezzata, da cui si gode un ottimo panorama sulla zona circostante.

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Parco nazionale del Gran Paradiso

Nel Parco ogni stagione dell’anno offre scenari diversi. La tarda primavera e l’estate sono i mesi della fioritura e delle escursioni in alta quota. In autunno i boschi si colorano, mentre per i camosci inizia il periodo degli amori. In inverno il territorio innevato si presta alle passeggiate con le racchette da neve, gli sci da fondo e d’alpinismo, con la possibilità di avvistare animali nella bellissima livrea invernale. Il Parco offre innumerevoli attività: sportive, escursionistiche, ricreative e culturali, ma anche dedicate al benessere e al relax.

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Parco nazionale del Gran Paradiso

Nel Parco ogni stagione dell’anno offre scenari diversi. La tarda primavera e l’estate sono i mesi della fioritura e delle escursioni in alta quota. In autunno i boschi si colorano, mentre per i camosci inizia il periodo degli amori. In inverno il territorio innevato si presta alle passeggiate con le racchette da neve, gli sci da fondo e d’alpinismo, con la possibilità di avvistare animali nella bellissima livrea invernale. Il Parco offre innumerevoli attività: sportive, escursionistiche, ricreative e culturali, ma anche dedicate al benessere e al relax.